Il PageRank di Google diminuisce con i Link a Pagamento

Pubblicato il 4 dicembre 2007 da Giando

Negli ultimi mesi Google ha revisionato il Pagerank di un grande numero di siti web, che hanno visto diminuire il valore del proprio rango anche di due/tre punti (pur senza evidenti ripercussioni sui loro volumi di traffico).

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In occasione dell’aggiornamento del discusso PageRank, Google non aveva fornito alcuna informazione in merito alla propria politica di indicizzazione e di calcolo del nuovo ranking. Ora, a distanza di qualche settimana, sui blog di Mountain View giungono i primi chiarimenti per placare il diffuso malcontento tra i webmaster.

Leggendo le dichiarazioni rilasciate sul blog dedicato ai gestori di siti Web, trovano conferma le numerose voci circolate durante il ricalcolo del PageRank su possibili penalizzazioni legate alla vendita e all’acquisto di link. In un lungo intervento, Google ricorda ai webmaster che acquistare o vendere link è espressamente vietato dalle linee guida del proprio motore di ricerca. Secondo Mountain View, la vendita di link può seriamente compromettere l’affidabilità delle ricerche effettuate sulla Rete con i propri sistemi, fornendo risultati spesso discutibili e poco attendibili. La lotta contro il commercio di link interessa tutti i più grandi motori di ricerca, impegnati a disincentivare il più possibile il fenomeno per mantenere alta l’attendibilità dei loro risultati. La politica adottata da Google non sarebbe dunque legata a singoli interessi aziendali, riconducibili anche ad AdSense, ma si inquadrerebbe in una prassi molto più diffusa seguita anche da MSN, Ask e Yahoo.

Sempre sul blog dedicato ai webmaster, Google chiarisce esplicitamente che «un sito che vende link può influenzare la nostra valutazione sul suo valore o diminuire la nostra fiducia nei suoi confronti». Grande importanza, in particolare, viene riposta sul “nofollow”, attributo che – all’interno del codice HTML – permette di rendere esplicita la propria buona fede in merito al link adoperato e aiutare il motore di ricerca a distinguere i collegamenti “utili” da quelli con una semplice finalità promozionale.

Il declassamento non è comunque a vita: ravvisata una perdita di ranking, i webmaster possono eliminare i link venduti o comprati dal proprio sito e inviare una Richiesta di reinclusione per una revisione del PageRank. fonte: WebNews.it

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