In principio erano Tim e Vodafone ad avere l’esclusiva per il mercato italiano del nuovo iPhone 3GS. Adesso, finalmente, ci sarà la tanto attesa concorrenza, o almeno si spera, con la distribuzione da parte di H3G.

La stessa Apple vende tramite Apple Store il proprio dispositivo a 599 e 699 euro, meno delle attuali offerte di Tim e Vodafone che propongono i dipositivi da 16GB e 32GB rispetivamente a 619 e 719€.

Si tratta di una notizia di un certo peso, non tanto per la differenza di prezzo praticata da Apple rispetto ai due operatori nostrani (circa una ventina di euro), ma perché segna l’ingresso in prima persona della casa di Cupertino nella distribuzione del suo gioiellino. Finora, infatti, la società di Steve Jobs aveva lasciato agli operatori il compito di vendere (e di fissare il prezzo) in cambio di alcuni precisi accordi di revenue sharing.

Il motivo di questa discesa in campo? Da un lato probabilmente la volontà di essere più coerente rispetto al modello di vendita praticato sul mercato statunitense, dove l’iPhone nelle sue tre varianti (8 Gb, 16 Gb e 32 Gb) è venduto rispettivamente a 499, 599 e 699 dollari (peccato però che il dollaro valga meno dell’euro…); dall’altro, forse, la necessità di aumentare la motivazione all’acquisto verso il terminale nudo e crudo (senza cioè canone di abbonamento), evitando di superare la soglia (psicologica, oltre che pecuniaria) dei 700 euro.

L’accordo fra la stessa Apple ed H3G permetterà all’operatore del “magic number” di entrare (finalmente) nella distribuzione del Melafonino a partire dal mese di luglio. Non ancora rivelate le tariffe di lancio, ma 3 Italia ha anticipato che ci sarà fra le altre una tariffa ad abbonamento per l’iPhone 3G che prevede l’acquisto del terminale a costo zero.

Insomma dopo lo shock provocato dagli annunci tariffari di Tim e Vodafone (che a molti sono parsi eccessivi), per gli utenti arriva qualche zuccherino. Intendiamoci l’iPhone non è e non sarà mai un cellulare alla portata di tutti (e a giudicare dalle quotazioni dell’usato, nemmeno gli stessi utenti sono disposti a fare sconti); ma un pizzico di concorrenza in più non può che fare del bene. Soprattutto alle tasche dei consumatori.

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