L’IDC, istituto di ricerca specializzato in nuove tecnologie, ha analizzato il numero di informazioni digitali che circolano nel mondo, arrivando alla conclusione che l’umanità ha prodotto nell’arco di un anno circa 161 miliardi di gigabyte di informazioni digitali.

Queste informazioni digitali prodotte dall’uomo nel 2006 e che hanno raggiunto cifre astronomiche, sono prodotte da posta elettronica, video online, fotografie digitali, sms, blog e musica digitale.

Per chi non riuscisse ad immaginare la grandezza di queste cifre, Brian Bergstein di Associated Press ha descritto i 161 exabyte (l’unità di misura exabyte indica un miliardo di gigabyte), come dodici pile di libri dalla terra al sole.

Conseguenza di questa enorme produzione di informazioni digitali, il problema dell’archiviazione.
I ricercatori di Idc sostengono che in futuro non saremo più in grado di archiviare, nelle memorie dei server, tutte le informazione prodotte.

La capacità di archiviazione di dati nel 2006 era di 181 exabyte, per questo non si sono verificati problemi.

Ciò che preoccupa Idc è cosa succederà nel 2010 quando la capacità di archiviazione corrisponderà a 601 exabyte ma la produzione reale di dati sarà di 988 exabyte. (datamanager.it)

Tag: anno, digitali, exabyte, gigabyte, idc, informazioni, miliardi, uomo